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hopeful
reflective
medium-paced
If you don't understand the passion some men and a few women have for football, this book will enlighten you. The obsessive fan here is Nick Hornby who was taken to the football by his estranged father as an impressionable youngster and fell in love with Arsenal and the whole Highbury experience, this is not just for hardcore Arsenal fans but anyone curious about sports fans obsessive behaviour.
emotional
funny
hopeful
informative
inspiring
medium-paced
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reflective
slow-paced
funny
informative
reflective
medium-paced
funny
reflective
medium-paced
I really wanted to love this more. Hornby’s writing is funny and sharp, and the exploration of obsession is fascinating — especially how it impacts his relationships. But I often got bored when it shifted back to match descriptions or irrelevant details. Still, if you’re a hardcore football (soccer) fan, this is a must-read.
funny
slow-paced
Hornby racconta la sua storia con la squadra dell'Arsenal, una storia che si intreccia e interseca con quella sua personale.
Un legame nato quasi per caso, diventato inizialmente l'unico legame con un padre divorziato e lontano, poi cresciuto fino a diventare ben altro. Passione monotematica e ossessiva, rifugio, biglietto per la vita sociale, metafora della sua vita.
Un racconto che parrebbe a tratti fin troppo eccessivo, non fosse che (psicologia a parte) persone così su certi aspetti le conosco, probabilmente lo sono io stesso.
Impossibile dire come ci si assegni una squadra piuttosto che un'altra, impossibile pensare di staccarvisi per sceglierne un'altra con raziocinio (a meno di eventuali simpatizzazioni). Ho meno memoria per date ed eventi delle partite, ma conosco i giocatori, il loro passato, le loro azioni e posizioni.
Scelgo gli eventi sociali in base al calendario, la cosa è iniziata in maniera non dissimile (ricordo le partite dei primi 2000 viste con mio padre su Premium) e poi è cresciuta sproporzionatamente. Scudetti nel mio compleanno, partite epiche e partite tremende. Rituali cretini mantenuti finché funzionano: magliette, compagnia, cena, pizzeria. Nel 2010 addirittura dopo il lavoro a correre anche in pieno inverno, nei giorni di coppa.
Mai stato allo stadio, ma conosco ultras che confermano alcune cose e le declinano secondo la nostra storia.
Per cui si, posso dire di ritrovarmici abbastanza, anche se sono meno folle.
E certo, in viaggio di nozze stanotte mi sono svegliato alle 3 per il mal di schiena, e a quel punto già che c'ero mi sono guardato l'inutile e ovviamente brutta partita del mondiale per club in diretta alle 4 ora locale, con la moglie al fianco che dormiva placidamente. Ma sono sicuro fosse un fastidio reale, non un'autosuggestione per darmi una scusa per vedere la partita...
Un legame nato quasi per caso, diventato inizialmente l'unico legame con un padre divorziato e lontano, poi cresciuto fino a diventare ben altro. Passione monotematica e ossessiva, rifugio, biglietto per la vita sociale, metafora della sua vita.
Un racconto che parrebbe a tratti fin troppo eccessivo, non fosse che (psicologia a parte) persone così su certi aspetti le conosco, probabilmente lo sono io stesso.
Impossibile dire come ci si assegni una squadra piuttosto che un'altra, impossibile pensare di staccarvisi per sceglierne un'altra con raziocinio (a meno di eventuali simpatizzazioni). Ho meno memoria per date ed eventi delle partite, ma conosco i giocatori, il loro passato, le loro azioni e posizioni.
Scelgo gli eventi sociali in base al calendario, la cosa è iniziata in maniera non dissimile (ricordo le partite dei primi 2000 viste con mio padre su Premium) e poi è cresciuta sproporzionatamente. Scudetti nel mio compleanno, partite epiche e partite tremende. Rituali cretini mantenuti finché funzionano: magliette, compagnia, cena, pizzeria. Nel 2010 addirittura dopo il lavoro a correre anche in pieno inverno, nei giorni di coppa.
Mai stato allo stadio, ma conosco ultras che confermano alcune cose e le declinano secondo la nostra storia.
Per cui si, posso dire di ritrovarmici abbastanza, anche se sono meno folle.
E certo, in viaggio di nozze stanotte mi sono svegliato alle 3 per il mal di schiena, e a quel punto già che c'ero mi sono guardato l'inutile e ovviamente brutta partita del mondiale per club in diretta alle 4 ora locale, con la moglie al fianco che dormiva placidamente. Ma sono sicuro fosse un fastidio reale, non un'autosuggestione per darmi una scusa per vedere la partita...
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lighthearted
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fast-paced
Die wohl schönste Liebeserklärung an das Fußballfan-Sein, die es gibt. Wohl gemerkt, das Fan-sein, nicht an den Fußball an sich. Den lieben wir ja eh, aber oftmals gleicht es doch eher einer Hassliebe.
Es gibt viele Menschen, die Fußball mögen, von ihm begeistert sind, ja ihn sogar lieben und auch einen Lieblingsverein haben, aber was es bedeutet ein Fan zu sein, ist noch einmal etwas ganz anderes.
Unser Verein bestimmt unser Leben. Private Termine können nur abgemacht werden, wenn an dem Tag kein Spiel stattfindet. Während der 90 Minuten Spielzeit vergessen wir alles um uns herum. Gewinnen wir, schweben wir bis zum nächsten Spiel auf Wolke sieben. Verlieren wir, geht die ganze Welt unter. Unser Kalender kennt außerhalb einer EM oder WM nur die Monate August bis Mai.
Diese Aufzählung könnte ewig so weitergehen, aber dann bräuchte man das Buch ja gar nicht mehr lesen.
Der Literat in mir möchte sich aber auch noch kurz zu Wort melden. Hornby schildert autobiographisch sein Fanleben von der Kindheit an bis in seine Dreißiger und nimmt dabei immer wieder besondere und auch weniger besondere Spiele als Anlass, um zu berichten. Hängen bleibt vor allem, dass er, wie wohl ein jeder Fan, wichtige Ereignisse im eigenen Leben nur merken kann, wenn ein Fußballspiel als Eselsbrücke dienen kann. Der Literat in mir scheint auch ein Fußballfan zu sein, denn er findet sich in diesen Episoden zu 100% wieder.
Es gibt viele Menschen, die Fußball mögen, von ihm begeistert sind, ja ihn sogar lieben und auch einen Lieblingsverein haben, aber was es bedeutet ein Fan zu sein, ist noch einmal etwas ganz anderes.
Unser Verein bestimmt unser Leben. Private Termine können nur abgemacht werden, wenn an dem Tag kein Spiel stattfindet. Während der 90 Minuten Spielzeit vergessen wir alles um uns herum. Gewinnen wir, schweben wir bis zum nächsten Spiel auf Wolke sieben. Verlieren wir, geht die ganze Welt unter. Unser Kalender kennt außerhalb einer EM oder WM nur die Monate August bis Mai.
Diese Aufzählung könnte ewig so weitergehen, aber dann bräuchte man das Buch ja gar nicht mehr lesen.
Der Literat in mir möchte sich aber auch noch kurz zu Wort melden. Hornby schildert autobiographisch sein Fanleben von der Kindheit an bis in seine Dreißiger und nimmt dabei immer wieder besondere und auch weniger besondere Spiele als Anlass, um zu berichten. Hängen bleibt vor allem, dass er, wie wohl ein jeder Fan, wichtige Ereignisse im eigenen Leben nur merken kann, wenn ein Fußballspiel als Eselsbrücke dienen kann. Der Literat in mir scheint auch ein Fußballfan zu sein, denn er findet sich in diesen Episoden zu 100% wieder.
emotional
funny
reflective
fast-paced
This book was written by a football fan for football fans and I am not a football fan