A review by momotan
Febbre a 90' by Nick Hornby

funny slow-paced

4.0

Hornby racconta la sua storia con la squadra dell'Arsenal, una storia che si intreccia e interseca con quella sua personale.

Un legame nato quasi per caso, diventato inizialmente l'unico legame con un padre divorziato e lontano, poi cresciuto fino a diventare ben altro. Passione monotematica e ossessiva, rifugio, biglietto per la vita sociale, metafora della sua vita.

Un racconto che parrebbe a tratti fin troppo eccessivo, non fosse che (psicologia a parte) persone così su certi aspetti le conosco, probabilmente lo sono io stesso.

Impossibile dire come ci si assegni una squadra piuttosto che un'altra, impossibile pensare di staccarvisi per sceglierne un'altra con raziocinio (a meno di eventuali simpatizzazioni). Ho meno memoria per date ed eventi delle partite, ma conosco i giocatori, il loro passato, le loro azioni e posizioni.
Scelgo gli eventi sociali in base al calendario, la cosa è iniziata in maniera non dissimile (ricordo le partite dei primi 2000 viste con mio padre su Premium) e poi è cresciuta sproporzionatamente. Scudetti nel mio compleanno, partite epiche e partite tremende. Rituali cretini mantenuti finché funzionano: magliette, compagnia, cena, pizzeria. Nel 2010 addirittura dopo il lavoro a correre anche in pieno inverno, nei giorni di coppa.
Mai stato allo stadio, ma conosco ultras che confermano alcune cose e le declinano secondo la nostra storia.

Per cui si, posso dire di ritrovarmici abbastanza, anche se sono meno folle.

E certo, in viaggio di nozze stanotte mi sono svegliato alle 3 per il mal di schiena, e a quel punto già che c'ero mi sono guardato l'inutile e ovviamente brutta partita del mondiale per club in diretta alle 4 ora locale, con la moglie al fianco che dormiva placidamente. Ma sono sicuro fosse un fastidio reale, non un'autosuggestione per darmi una scusa per vedere la partita...