A review by beesp
Storia delle terre e dei luoghi leggendari by Umberto Eco

4.0

“Storia delle terre e dei luoghi leggendari” è un libro di respiro incredibilmente ampio, perché Eco riesce a trattare con amabile ironia e capacità divulgativa, di tantissimi luoghi leggendari (e non di finzione, attenzione) che fanno parte della cultura umana. Le sue parole sono brillanti e chiare, in un affresco della nostra storia più fantasiosa, alla ricerca di luoghi che, da tempo immemore, speriamo esistano (anche se non abbiamo idea di dove potrebbero essere collocati geograficamente).
C’è anche un altro problema occultato: storia, verità e percezione. Ciò che è certo è che, nel suo mondo di finzione, Clark Kent è Superman; tutto il resto è discutibile. E soprattutto per chi vive e respira tra i libri, questa affermazione assume molteplici significati.
Per me ha molto più senso ed è molto più vero Clark Kent che Donald Trump, per fare un esempio. Non nego la realtà materiale di Donald Trump, ma nego tutto ciò che Donald Trump (o Matteo Salvini, o chi più ne ha, più ne metta) rappresenta. L’esistenza di Donald Trump ha influenza anche sulla mia, ma per ciò che riguarda la mia crescita personale, tutto ciò che mi rende ciò che sono, Donald Trump può essere al massimo una contingenza storica. Ed è più reale, allora, Clark Kent o, ancora meglio per quello che mi riguarda, Steve Rogers.
Eco voleva dire tutt’altro, chiaramente. Che la finzione narrativa ha una verità inconfutabile che è irraggiungibile nella realtà, proprio per la percezione fallace degli esseri umani, per la difficoltà di documentare, per tutto ciò che influisce e disturba la comunicazione. Ma a me piace ricordarmi anche della spiegazione che me ne sono data io, perché in tempi come i nostri è importante annichilire tutto quello che non deve trovare spazio nel nostro mondo spirituale.