A review by khrenek
Cemetery Boys by Aiden Thomas

5.0

Un libro molto bello che mi ha preso fin da subito: una storia divertente che mischia elementi soprannaturali con una vicenda thriller (una morte improvvisa e misteriosa e la necessità di scoprire non tanto l’assassino - non come priorità -, quanto dove sia il corpo del morto per poterne liberare lo spirito).
I protagonisti sono due ragazzi latinx appartenenti a una comunità particolare (riescono a vedere lo spirito dei morti in quanto dorati di speciali poteri: guarire le persone per le donne e guidare i morti verso il passaggio definitivo). I due protagonisti in particolare sono ulteriormente “speciali”, in quanto si tratta di un ragazzo trans e una ragazza vegana.
Qui si innesta nella narrazione il discorso sulle diversità che innerva tutto il racconto. Yadriel è un ragazzo trans a cui, proprio per questo, viene vietato di compiere il rituale per diventare brujo, cioè colui che può aiutare gli spiriti a trasmigrare verso l’aldilà mentre Maritza è una bruja che sceglie di non usare i suoi poteri perché per farlo deve usare anche sangue animale, cosa che contrasta col suo essere vegana.
Quando, durante il rituale di Yadriel, fatto in segreto, i due ragazzi percepiscono un evento luttuoso - la morte di un loro cugino -, i due, per proprio conto, non potendo unirsi alle ricerche del corpo, decidono di indagare e, alla ricerca dello spirito del cugino, Yadriel cerca di evocarlo, trovandosi di fronte in realtà lo spirito di un altro ragazzo, Julian, anche lui ucciso poco tempo prima, che è intenzionato a non farsi trasmigrare fino a che non si sarà accertato che gli amici con cui era, e che lui ha cercato di proteggere, stiano bene. Conosciamo così il terzo protagonista del libro.
I tre personaggi, molto diversi uno dall’altro, sono caratterizzati in modo molto dettagliato e credibile, e creano situazioni via via divertenti o tese o drammatiche. Dove Maritza è molto sicura di sé, Yadriel invece è sempre titubante - a volte forse un po’ troppo, il che lo appesantisce un po’ troppo - e Julian é una sorta di vulcano apparentemente stupidotto e casinista, ma che nasconde un lato triste che appare in alcuni momenti rendendolo tridimensionale e credibile. Il rapporto tra Yadriel e Julian si sviluppa lentamente da un inizio movimentato e un po’ conflittuale fino a unirli saldamente in un rapporto che li porta ad innamorarsi, essendo tra l’altro entrambi gay.
La parte thriller è il motore che muove tutto, ma non è forse l’elemento più importante (ho capito chi era l’assassino già a metà del libro), essendo in realtà tutto il discorso su diversità, discriminazione e sequela pedissequa delle tradizioni ciò che più conta nella narrazione.
Nonostante l’elemento thriller sia per certi versi un po’ debole, è comunque portato avanti in modo interessante e i vari sviluppi sono ben calibrati; i colpi di scena non mancano e sono gestiti bene.
Essendo comunque uno young adult, il finake è positivo, anche se di angst ce n’è un bel po’.
È un libro vario in cui, leggendo, si piange, si ride, ci si arrabbia con i personaggi (certe reazioni di Yadriel o di Julian fanno venir voglia di picchiarli), quindi al netto di qualche pecca nella costruzione, il giudizio è assolutamente positivo e le cinque stelle sono meritate.
Da ultimo, personalmente, approvo totalmente l’uso di linguaggio inclusivo utilizzato nel testo, anche proprio perché i personaggi raccontati e il messaggio veicolato meritano di essere trattati in modo corretto anche a livello linguistico.