A review by matteottt
Maigret si mette in viaggio by Georges Simenon

4.0

Maigret si mette in viaggio (Maigret voyage) esibisce, per l'ennesima volta nell'imponente numero delle opere dedicate da Simenon al commissario Maigret, la maestria del suo autore nel mettere sulla scena in ogni sua opera, illuminati dalla luce dello scavo psicologico e del ritratto puntuale e realistico, i più disparati tipi di personaggi. In questo romanzo, tuttavia, l'elemento più importante che ritorna ciclicamente è la contrapposizione tra il mondo piccolo-borghese del commissario e l'ambiente del lusso, della futilità degli affaristi e dei nobili con cui egli si trova ad entrare in contatto: è un senso di disagio, di non appartenenza che influenza dalle prime battute l'umore e l'atteggiamento di chi indaga, calato in situazioni che in prima battuta non riesce a comprendere. Lo scioglimento della vicenda e la fine del percorso narrativo coincidono tuttavia con un'apertura di Maigret all'empatia nei confronti di quelli che in fondo sono uomini quanto lui, costellati di debolezze e preoccupazioni, ancorati a futili abitudini e rituali per preservare intatto il loro mondo fatto di vuoti e solitudini - l'obiettivo di Maigret e di Simenon allo stesso tempo è infatti quello di "dimenticare le differenze superficiali che esistono tra gli individui, di grattare via la vernice per scoprire, sotto la diversità delle apparenze, l'uomo messo a nudo" (p.31).