A review by bookforthought
Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher by Alice Guerra

funny lighthearted fast-paced

3.0

Sui libri scritti da influencer parto sempre un po' prevenuta, perché spesso finiscono per essere solo una trovata commerciale di poca sostanza spinta dal nome in copertina. Però seguo Alice Guerra su Instagram e apprezzo i suoi contenuti, per cui ho deciso di dare una possibilità a questo libro in un momento in cui avevo bisogno di una lettura leggera.

La storia è accattivante e a tratti anche molto divertente, e i followers dell'autrice ritroveranno la sua voce in questo libro. Pur non avendo sentito l'audiolibro (che è narrato da Alice Guerra), mi sembrava talvolta di sentirla parlare mentre leggevo. L'uso del dialetto veneto - uno dei suoi tratti distintivi - è molto presente qui, con delle comode note esplicative per coloro che non avessero familiarità con le espressioni citate. Sebbene a tratti ciò funzioni molto bene per restituire l'impressione di genuinità del testo, alla lunga risulta pesante e mi è stato impossibile non pensare a più riprese che il libro avrebbe avuto bisogno di un editing più serio. L'autrice non è una scrittrice professionista e, purtroppo, questo è molto evidente: più che un libro sembra a tratti di leggere una serie di didascalie di reel sui social, e la povertà della scrittura si riflette negativamente sulla qualità del testo finale.

Nonostante questo, è una lettura leggera e anche molto godibile a tratti. I personaggi sono fortemente stereotipati e macchiettistici, ma in linea di massima questo funziona nel restituire l'effetto comico desiderato anche se rimane il desiderio di vederli maggiormente sviluppati. Ho anche apprezzato come l'autrice abbia inserito cenni autobiografici e riflessioni personali sul voler bene a se stessi: benché anche qui la sensazione di leggere una collezione di post sia quasi onnipresente e a tratti sembrino leggermente forzate e fuori luogo, queste riflessioni nel complesso aggiungono una maggiore profondità a un testo che altrimenti rischierebbe di risultare eccessivamente banale.

Spero veramente che l'autrice sia maggiormente supportata nella stesura del secondo libro per valorizzare i suoi talenti ed evitare di essere nuovamente penalizzata da una scrittura ancora troppo acerba.