A review by giovanni84
An Antarctic Mystery by Jules Verne, Fiction, Fantasy & Magic by Jules Verne

2.0

Non sapevo che Verne fosse un estimatore di Edgar Allan Poe, ma da questo romanzo è palese la sua ammirazione nei confronti dell'autore americano.
"La sfinge dei ghiacci" è infatti il seguito di "Le avventure di Arthur Gordon Pym", l'unico romanzo di Poe, che si concludeva con un finale aperto.
Verne non è Poe e non ci prova nemmeno a imitarlo: questo romanzo è del tutto privo della morbosità e delle invenzioni horror del romanzo di Poe, mentre invece è molto razionale e pseudoscientifico, di fatto contraddicendo la narrazione di Gordon Pym.
Era una cosa che mi aspettavo, conoscendo Verne, anche se non immaginavo che si distaccasse in maniera così netta rispetto al romanzo di Poe.
Quello che però non mi aspettavo, conoscendo Verne, era un romanzo noioso. Purtroppo, lo è: la trama è piatta per più di metà libro, l'avventura vera e propria, con difficoltà vere da superare, inizia praticamente nella parte finale. Che a sua volta non è proprio granché, con l'autore quasi timoroso di inventarsi qualcosa che potesse stupire.
E' davvero un'occasione sprecata. Pur con il suo stile così diverso da Poe, Verne era un grande autore di romanzi d'avventura, ricco di fantasia, in grado di tirare fuori da un simile soggetto un romanzo appassionante, e invece secondo me ha toppato alla grande.