Reviews

The Starless Sea by Erin Morgenstern

badbadwolf's review

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adventurous mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

4.0


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sierra_n's review

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3.0

Characters | 6
I felt I knew more about the other characters than I did Zachary who was the main character. I feel like he was kind of flat and I still don’t understand his purpose within the story.

Atmosphere | 7
The world building was great, but I never felt the emotions she was trying to convey. Though places were described as magical and mysterious, I didn’t really feel like I was being drawn into that place. Most of the time I was reading I just felt like I was casually watching stuff going on.

Writing | 9
I really enjoyed Erin’s writing style. Probably one of the main reasons I kept reading. I found myself wondering how she managed to come up with something so intricate.

Plot | 7
The plot was pretty much the same throughout the book so it was easy to follow.

Intrigue | 7
The idea of the book was very interesting. So much so, that I still want to read The Night Circus. I’m not sure why I want to, but there’s just something about her writing that I liked. I want to give The Night Circus a go to see if that changes my overall perspective of her books

Logic | 3
I found myself lost, frequently. When I got to the end of the book, I wasn’t even sure what I had just read. While the world building was great, nothing made sense. I think maybe she wanted it to seem that way but for some reason I felt like the characters were beginning to understand it but I wasn’t catching on. I could totally be missing something here though.

Enjoyment | 4
Because of the writing style, I was able to push through and finish reading but I wouldn’t call it enjoyable.

Rating System:
https://www.yourwordsmyink.com/how-i-rate-books/

rustbeltredux's review against another edition

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5.0

"There's always room for more books."

I don't even know where to begin with this one. I can definitely see why this may not be a book for everyone, but I think if you truly give it a fair shake you may just find one of your very favorite books. I know I did. 

I think the best way to describe this is an eclectic mix of Alice in Wonderland and The Great Gatsby. Zachary Ezra Rawlins falls down a rabbit hole, a deep deep hole filled with literary wonders both real and imagined, all gilded with the Jazz Age feel of the great Fitzgerald. It's a beautiful homage to everything that makes for great story telling; a bit of mystery, a bit of romance, a bit of nail-biting is it all going to work out. No, it's not action-packed and there are some points where I really didn't know what the hell was happening, but I think that's kinda the point. If anyone needs me, I'll be over here sipping a sidecar and dreaming... I'll be thinking about this one for awhile.

rwmurphy's review against another edition

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adventurous hopeful mysterious reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

kithi_'s review against another edition

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adventurous emotional hopeful inspiring mysterious slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

caitlin1002's review against another edition

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adventurous dark inspiring mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

2.5

Weird story, beautiful writing. Didn't understand anything though.

nicolenhart's review against another edition

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adventurous mysterious slow-paced

2.75

tinsleygh's review

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adventurous mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? No

4.25

krumanda's review

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5.0

For lovers of story and bees

logolepsy_e's review against another edition

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2.0

Un ragazzo trova uno strano libro in biblioteca, un libro che non reca autore, casa editrice o alcuna indicazione simile. Sfogliandolo, legge numerosi frammenti di storie diverse che si interrompono all'improvviso, finché non si imbatte in uno stralcio di storia che attira particolarmente la sua attenzione: è il racconto di un episodio della sua infanzia. Zachary Ezra Miller si metterà così alla ricerca di informazioni, per scoprire da dove venga quello strano libro, e si imbarcherà in una noiosissi... ehm, fantastica avventura.

Uno dei libri più attesi tra i fan italiani del fantasy, Il Mare Senza Stelle è il secondo libro dell'autrice Erin Morgenstern, già famosa e amata/odiata per Il Circo della Notte, altro libro che spacca il pubblico a metà. E' così anche per questo suo lavoro: le recensioni si dividono nettamente tra gente che l'ha amato e persone che non l'hanno sopportato, senza vie di mezzo.

Io, purtroppo, faccio parte del secondo gruppo. Avevo un misto di alte aspettative e genuina curiosità per questo libro; non avendo mai letto il libro precedente dell'autrice, per me era un'esperienza nuova. Purtroppo è stata una delusione durissima, tipo treno dritto in faccia, e infatti il libro si prende la "valutazione in stelline" più bassa che abbia dato in questi ultimi anni.

I problemi sono molteplici.
Si è capito che è un libro che non vuole puntare sulla trama, sull'azione o sui personaggi, ma che si basa sulla costruzione di un mondo, sulle suggestioni e soprattutto sul creare una determinata atmosfera, onirica e poetica.
Il problema è che fallisce in tutto.

La trama non è solo poca o secondaria, è che proprio non esiste, e quando esiste non si capisce. Succede qualcosa di vagamente interessante nelle prime cento pagine, e il lettore rischia di sentirsi incuriosito; poi il nulla cosmico, il vuoto pneumatico, per le successive quattrocento pagine; poi un twist improvviso! Arriva la trama! Ci viene sbattuta sul muso tutta insieme, accalcata nelle ultime cinquanta pagine. Scritta malissimo, non si capisce assolutamente nulla di quello che succede, e quello che succede non ha comunque senso.

E questo perché? Perché non c'è world building. E questa è la parte peggiore: l'idea di base era carina, anche se già vista e stravista (un misto tra Alice in Wonderland e L'Ombra del Vento, solo per citare i due riferimenti più famosi), ma è realizzata... no, non è realizzata male, è che non è proprio realizzata. E' appena accennata. Non si parla chiaramente né di come sia fatto il luogo in cui si svolge il romanzo, né di come debba funzionare. E uno potrebbe obiettare che è così perché l'autrice voleva dare suggestioni e blabla, ma dio santo, ogni ambientazione ha bisogno di regole chiare e definite; perché altrimenti si finisce come nelle ultime stagioni de Il Trono di Spade, dove le leggi della fisica non valgono più e ciò viene giustificato con "è un fantasy". No, non funziona così: se un mondo può creare terremoti e poi guarirsi da solo (!), me lo devi non dico giustificare, ma quantomeno spiegare. Perché a questo punto non ci credo più alla scusa delle "suggestioni", ma credo solo che l'autrice fosse troppo pigra o troppo incapace a creare un'ambientazione coerente e strutturata, e che avesse bisogno di un mondo indefinito che potesse usare come le pareva per far collimare tutti i frammenti che voleva mandare al loro posto (fallendo: alla fine i frammenti te li trovi tutti sparsi davanti agli occhi in ordine casuale e tutti appiccicaticci di miele).

Inconsistenti come l'ambientazione, i personaggi. Il nome del protagonista ce lo ricordiamo solo perché l'autrice ce lo ripete in caps lock all'inizio di ogni singolo capitolo. Estenuante. Per il resto, è tratteggiato in quelle famose prime cento pagine, in cui ci viene raccontato com'è di carattere e quali sono le sue passioni (anche lo "show don't tell" qui si è suicidato), tratteggio che nelle pagine successive sparisce per lasciar spazio al VUOTO totale al posto della personalità del protagonista. Parliamo di un grande appassionato di lettura e di storie, che si ritrova dentro una biblioteca grande come una città, o meglio una città costruita da libri e scaffali, e in quattrocento pagine non si premura di tirar su e guardare un libro che sia uno. Però resta incantato dal montavivande magico che fa il servizio in camera magico. Beh.
Gli altri personaggi non li nomino neanche, perché non hanno nessuna importanza (tanto che neanche me li ricordo). Menzione speciale al *personaggio* dedicato all'insta-love del protagonista, che si innamora di lui letteralmente senza neanche averlo mai visto in faccia.
Tutto il resto è noia.

Ambientazione, trama e personaggi sono dunque grandi fallimenti.
Uno dirà, almeno è riuscita nel suo intento di creare suggestioni ed atmosfere, no?
Beh, no. A meno che le suggestioni che voleva creare l'autrice non fossero quelle delle noia e della confusione e le atmosfere che voleva comunicare fossero quelle dell'oblio e del tedio.
Molti dicono che questo libro è un inno all'amore per le storie e per i libri. Ma qui di libri non si parla, tranne due eccezioni: tre o quattro pagine a inizio romanzo colme delle citazioni letterarie più banali esistenti (non scherzo: ci sono Amleto, Hamingway e Alice), e il libro con "McGuffin" scritto sopra a caratteri cubitali, ovvero un mero espediente narrativo che deve dare il via a tutta la storia. Per il resto, i libri non se li caga nessuno. Le citazioni letterarie svaniscono dopo quelle prime pagine e, come ho già detto, nessuno nominerà, guarderà, penserà o leggerà nessun libro che non sia quello di utile alla trama.
E anche questo fantomatico amore per le storie, boh? Sinceramente, non pervenuto.
L'unica suggestione che l'autrice riesce a comunicare non è neanche una vera e propria suggestione: è più una serie di immagini. Nello specifico, api, miele e chiavi. E riesce a farcele arrivare efficacemente perché le ripete fino alla nausea; giuro, almeno una volta ogni due pagine, tipo che alla fine mi veniva da vomitare a sentire quelle parole quasi come se il "miele" l'avessi dovuto inghiottire ogni volta che lo trovavo scritto.

Infine, chi ha apprezzato questo libro parla di uno stile molto bello.
Beh.
E' semplicemente un libro con una prosa decente. Forse i lettori ne sono rimasti sorpresi perché in questo genere letterario è comune trovare scritture ben peggiori, non ne dubito. Ma al di là di quello, lo stile narrativo è quanto di più basico esista. Non ci sono passaggi particolarmente poetici, ci sono ripetizioni a bizzeffe (miele! API!!!) e la scrittura non è particolarmente evocativa, come forse vorrebbe. In più, quando dovrebbe arrivare al dunque e spiegarci un po' di trama, come ho detto a inizio recensione, si fa particolarmente confusionaria e ci fa perdere quella flebile speranza di poterci capire qualcosa.

Alla fine, quello che fa questo romanzo, dopo aver chiuso l'ultima pagina, è farti chiedere: "Ma quindi?". Oppure "Oh, Dio, ma perché?", se il romanzo, come me, l'avete comprato in cartaceo a prezzo pieno appena uscito, cadendo con tutte le scarpe nella trappola di marketing imbastita dalla casa editrice. Almeno, loro possono dire di essere riusciti nel loro scopo.

PS: API! MIELEEEEEEEEEEE!!!!