Reviews

The Catholic School by Antony Shugaar, Edoardo Albinati

sugarleo's review against another edition

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2.0

Ho apprezzato la scelta di fare del delitto del Circeo una semplice scusa, per delineare invece un ritratto sociologico del maschio borghese dell’Italia degli anni 70. In questo, La scuola cattolica si distanzia da quel genere che tanto attira i lettori di oggi, e che alcuni chiamano “pornografia del dolore”. Se qualcuno si stupisce che qui dentro si parla poco del delitto in sé, è perché questo non è un articolo di giornale.
Il problema è che un collegamento tra le riflessioni e lo spunto del romanzo dovrebbe esserci (il perché si sviluppa una personalità violenta partendo da un dato contesto era il collegamento che avevo dato per scontato ci fosse) ma invece, io di collegamenti raramente ne ho trovati. Mi è sembrato di leggere il diario personale di Albinati, fatto di riflessioni sociologiche quasi sempre non particolarmente interessanti, e nemmeno originali, e nemmeno azzeccate. Insomma, una cosa che può essere interessante ed aver davvero senso solo per lui.

lorenzo_taiarol's review against another edition

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4.0

Senza voler essere snob, questo non è un romanzo per tutti. Ho letto qualche recensione su GR e molte sono decisamente impietose. Certo che è ridondante, certo che è pieno di pipponi, certo che non è politically correct. Ma questa è esattamente l'anima del romanzo.

Albinati prende spunto dal delitto del Circeo, ma non racconta il fatto di cronaca in sé (tanto che per quasi tutti i protagonisti usa degli pseudonimi e le spiegazioni sono ridotte all'osso). Decide invece di mettere il lettore davanti ad una sfida e gli chiede di ascoltarlo mentre riflette su tutto ciò che costituiva lo sfondo di quel fatto di cronaca, vale a dire la classe sociale, l'ambiente, il genere, la cultura, il periodo storico, la politica, la famiglia, i rapporti con i coetanei e con gli adulti. E il tutto senza voler trarre delle conclusioni.

Nonostante io non abbia particolarmente apprezzato alcuni inserti, ho trovato "La scuola cattolica" uno dei racconti più veri e onesti della generazione di Albinati. Una generazione che nell'Italia degli anni di piombo doveva scegliere da che parte stare e quanto esporsi. La stessa generazione che utilizzava senza remore termini come ne*ro e fr*cio, faceva misgendering delle persone trans e trattava le donne come oggetti sessuali (che poi è un po' la premessa del delitto del Circeo). Tacciare l'io narrante di misoginia potrebbe anche essere corretto, ma è esattamente quello che secondo me Albinati sta dicendo al lettore: siamo cresciuti in un ambiente borghese, fascista e solo tra maschi della stessa età o tra i preti. Questi sono i risultati.

È il grande romanzo italiano come dicono alcuni? Non saprei dirlo, ma so che di esempi del genere nella letteratura italiana contemporanea ce ne sono pochissimi.

mvatza57's review against another edition

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challenging dark emotional mysterious reflective slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

giuli11_'s review against another edition

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1.0

Non così interessante come pensavo poteva essere.
Se vuoi saperne di più sulla vicenda un consiglio; vai direttamente al film.

cicciapalla's review against another edition

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5.0

Capisco a chi non è piaciuto ma capisco anche a chi è piaciuto.
Io sono del secondo gruppo, ho adorato questo libro.

Non è il libro che ti aspetteresti per tanti motivi, è stato venduto come un libro sul delitto del Circeo ma a mio parere è stata una mossa di marketing. Il libro parla del DdC ma non solo.

Questo è un libro che parla di tante cose, di adolescenza, di crescita, d'amicizia, di sentimenti condito di tante riflessione di quella che è l'Italia negli anni '60-'70. Riconosco che le riflessioni dell'autore non sono niente di nuovo, questo libro doveva uscire molto prima del 2018 per essere realmente preso in considerazione.

Tuttavia a me è piaciuto molto ma non è un libro che consiglierei, sia per la lunghezza sia per il tipo di scrittura che sembra molto un flusso di coscienza. E soprattutto non lo consiglierei se siete interessati solo al DdC.

Ma per me rimarrà nel cuore.

cloudqt's review against another edition

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It is well written I guess. But I got through the first part without it even getting to the main plot. Just not for me. 

daen88's review against another edition

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2.0

mamma mia che confusione. sconclusionato a mille.

quinndm's review against another edition

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2.0

1,300 PAGES!!! But, in essence, the real story is only about 300 pages... so I really struggled to be patient with the other 1,000 pages that felt like the best-written textbook for the worst-ever homework assignment. I am still trying to understand why this book was so long--the author suggests that the reader skip large sections if it becomes a bit much, but why write a book and then say that some of it isn't worth reading? It took me two years to get through this book. Two years! I started excited and eager to dive into the story, and I was impressed with the writing style, but by the time I got to around 500 pages, I started growing angry and frustrated because the "story" still hadn't been told because it was suffocated by excessive psychobabble. Again, the book is well written, but there is no reason for it to be 1,300 pages long.

ldjdbooks's review against another edition

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1266 pages of irrelevant tangents and info-dumping.