Reviews

Due by Irène Némirovsky

lauracreads's review

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3.0

Inizio molto interessante, poi dopo il matrimonio tra Marianne e Antoine l’ho trovato un piatto, ma si è ripreso negli ultimi dieci capitoli. È stato il primo libro della Némirovsky che leggo e mi aspettavo di più. Il suo stile di scrittura salva questo libro.

lixcix's review against another edition

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emotional mysterious reflective fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

elena_1902's review against another edition

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  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.5

mynameschiara's review against another edition

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3.0

le prime pagine mi hanno un po’ annoiata e infastidita, ho avuto l’impressione che i personaggi fossero dei ragazzi viziati e che vivessero nella dissolutezza per scappare dalla vita e dalle responsabilità. con l’avanzare della storia, la trama mi ha trascinata di più, ma senza lasciarmi nulla. i personaggi li ho trovati poco complessi, senza spessore. la relazione tra Antoine e Marianne mi ha messa a disagio, cos’è cambiato da quando erano amanti e avevano un amore così travolgente? perché una volta sposati l’amore svanisce così rapidamente? cosa mancava nella loro relazione da amanti per aver fatto capitombolare questo amore così?
al di là di queste domande, credo sia una lettura piacevole, veloce, ma niente di più.

saramartella's review

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emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

lalettricesolitaria's review

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5.0

Mi sono allontanata per una volta (e ogni tanto ci vuole) dal panorama dei romanzi classici, per immergermi in una lettura di stampo moderno, trend che penso di seguire per i prossimi mesi. Sono in cerca di risposte, di riflessioni, quindi necessito di una scrittura, di uno stile e di parole che possano in qualche modo rispecchiare l’epoca odierna, in cui potermi eventualmente ritrovare a tutto tondo. Da tempo, avevo adocchiato in libreria i romanzi di Irene Nemirovsky, questa scrittrice controversa, della quale sono stati elogiati postumi molti dei suoi lavori, tra i quali il noto Suite Francese, che ho comprato e sarà tra le mie prossime recensioni. Stavolta, mi sono cimentata nella lettura di Due, un romanzo di poco più di 200 pagine, edito in Italia dall’Adelphi, che mi ha davvero lasciato un’ottima impressione. Come sempre, evito di narrarvi per intero la trama, nel caso decideste di leggerlo, ne faccio giusto un breve cenno d’assaggio.

Il romanzo narra le vicissitudini di alcuni giovani parigini alle prese con i loro primi amori, primi incontri e storie sentimentali, per poi seguire, con una caustica lente di ingrandimento, l’evolversi di queste loro relazioni, durante il quale la scrittrice non lesina riflessioni crude, spiazzanti e spesso spietate a proposito del funzionamento (o del malfunzionamento) delle scelte amorose, del perché certe relazioni funzionino e altre no. A più riprese, durante la lettura, ho avuto la sensazione che la scrittrice, morta giovanissima in un campo di concentramento, avesse vissuto mille vite e per ognuna di queste vite fosse stata capace di scoprire le verità, le tristezze, i compromessi e i dolori. Molto più probabilmente, da attenta osservatrice, poiché è la capacità di osservazione che rende lo scrittore capace di riportare su carta ciò che costituirà il vero dialogo col pubblico, aveva avuto modo di guardare con occhi distaccati e lucidi sin da giovane, quali fossero le menzogne e gli scheletri che si nascondono dietro le “favole” delle coppie che funzionano, così come lei stessa più volte dice durante la storia.

Quindi, romanzo che parla di storie d’amore, ma svela con orrore la sua assenza. Parlare di relazioni senza parlare d’amore. Non credo vi sia personaggio più assente, in questo romanzo, dell’amore stesso.
C’è da aggiungere che i personaggi trattati nel romanzo sono sia donne che uomini, ma si ha sempre la sensazione che l’occhio della scrittrice non riesca a non guardare fatti e situazioni con il suo occhio femminile, anche quando si nasconde dietro la figura del protagonista, Antoine, e della donna con cui ha una relazione, Marianne. Ma quello che se ne comprende è che la situazione femminile non è mai vissuta con gioia, pienezza e gaudio: essa è sempre portatrice di infelicità, compromessi e rimpianti/ricordi per ciò che si è perso, che non si è mai avuto o che si sarebbe potuto avere. La condizione femminile in Due ne risulta quindi davvero sacrificata, e devo ammettere che è stato questo dettaglio a rendermi la lettura piuttosto sofferta. Non c’è un personaggio femminile per cui non abbia provato estrema pietà, pensando: “Spero di non finire mai così.”

Volendo dare, infine, un giudizio sulla prosa e lo stile, posso dire che la lettura scorre semplicemente. La Nemirovsky non si adagia su descrizioni di ambienti, panorami e dettagli, anzi li scansa in maniera evidente. I dialoghi sono sempre ficcanti, mai inutili, mai ridondanti e inseriti in un contesto di forti emozioni, ottimamente descritte, che completano il quadro di una percezione assoluta del personaggio, anche se di esso non abbiamo una descrizione fisica dettagliata o altro.

benedettal's review against another edition

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3.5

All’inizio ero molto presa. Dopo il colpo di scena di circa metà lettura, non ho più apprezzato il romanticismo che mi aveva tenuta incollata alle pagine (nonostante non fosse mai un racconto idilliaco). La cosa che sempre mi colpisce è la descrizione della società parigina. Perfetta.

gingerrvgers's review

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3.0

Tre stelle principalmente per lo stile della Némirovsky, ricercato e in grado di analizzare l’animo umano sotto molteplici aspetti; mi ha offerto molti spunti di riflessione. I personaggi (e la trama), purtroppo, non sono alla stessa altezza: piatti, a tratti eccessivamente introspettivi, tanto da risultare quasi irrealistici e per questo ho trovato difficile empatizzare con loro, persino con i due protagonisti. Altra nota di demerito, il modo in cui vengono dipinti i personaggi femminili come succubi, estremamente emotivi e arrendevoli nei confronti delle controparti maschili; non so se sia voluto per far risaltare in negativo alcuni comportamenti di questi ultimi o sia semplicemente frutto dell’epoca in cui è stato scritto il romanzo (il decennio tra gli anni 20 e 30 del secolo scorso), purtroppo devo ammettere che non ha rispettato l’idea che mi ero fatta.

giuliaresconi_'s review

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reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

isabella12's review against another edition

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reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.25