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Les Chimères by Gérard de Nerval, William Stone

klaos's review against another edition

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4.0

Quest'opera ormai persa di de Nerval si merita quattro stelle su cinque - lo dico subito così, chi vuole, smette di leggere - solamente per quelle "altre poesie" che non sono altro che testi minori, di occasione, interessanti, sì, ma spesso e volentieri monotoni e sottotono rispeto alle Chimere che, a mio modesto avviso, rientrano pienamento nel massimo della poesia di sempre. 

Citerò, integralmente e in originale, El Desdichado, prima delle Chimere per dare un'idea di quel che sto dicendo:

Je suis le Ténébreux, – le Veuf, – l’Inconsolé,
Le prince d’Aquitaine à la Tour abolie:
Ma seule Etoile est morte, – et mon luth constellé
Porte le Soleil noir de la Mélancolie.

Dans la nuit du Tombeau, Toi qui m’as consolé,
Rends-moi le Pausilippe et la mer d’Italie,
La fleur qui plaisait tant à mon cœur désolé,
Et la treille où le Pampre à la Rose s’allie.

Suis-je Amour ou Phébus?... Lusignan ou Biron?
Mon front est rouge encor du baiser de la Reine;
J’ai rêvé dans la Grotte où nage la Sirène...

Et j’ai deux fois vainqueur traversé l’Achéron:
Modulant tour à tour sur la lyre d’Orphée
Les soupirs de la Sainte et les cris de la Fée.

Tutto ciò per dire come come la poetica di un autore dimenticato in patria e dimenticato in Italia resti, nonostante la perdita, grande, indelebile e impossibile da eliminare da una mente che l'ha vissuta perciò, a quelle poche persone che stanno leggendo: scaricatelo, recuperatelo, reclamatelo, rimettetelo negli scaffali perché stiamo dimenticando uno dei più grandi di sempre.
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