bi4ncvx's review

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emotional inspiring reflective fast-paced

5.0

lillibooks's review

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adventurous inspiring fast-paced

4.25

cri_sis's review

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4.0

"A volte ho semplicemente bisogno di sentire la vita attraverso ogni mio poro".

daniagaburro's review

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adventurous emotional hopeful informative inspiring reflective slow-paced

4.0

luci_di_libri's review

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4.0

Non nego di essermi approcciata a quest'autobiografia con un'elevata dose di scetticismo. Ho letto quasi cento pagine con un sopracciglio alzato, in testa un unico pensiero: "cara Marina, non mi stai affatto convincendo". Non mi piaceva lo stile troppo diretto e asciutto; faticavo a credere a tutto quello che leggevo.
Ogni volta che chiudevo il libro, però, mi ritrovavo i suoi occhi in copertina piantati dritti nei miei. È uno sguardo che ti inchioda e sembra volerti scavare dentro anche solo da una foto. E gli occhi, si sa, difficilmente mentono.
A pagina 97 ho trovato due righe che hanno segnato un cambio di rotta nel mio approccio: "Ridurre l'arte a decorazione era per me una solenne stronzata. Nell'arte a me interessava solo il contenuto: ciò che significava la data opera". Mi sono detta: "ecco spiegato il motivo per cui scrive come mangia!". È stato per me un segno enorme di coerenza e ho abbandonato quasi tutte le mie resistenze.
Mi sono lasciata lentamente conquistare dalla personalità di Marina, un misto di forza e vulnerabilità che prendono vita una dall'altra in un cerchio che si ripete continuamente. Dalle pagine è emerso il ritratto di una donna che ha sempre voluto vivere per la propria arte e che non ha avuto paura di spogliarsi di tutto, compresa se stessa, per raggiungere questo obiettivo. Una volta ottenuto il successo, poi, con grande umiltà ha iniziato a rimuovere se stessa dal proprio lavoro per renderlo universale e alla portata di tutti. Infine, ha consegnato tutto nelle mani del suo pubblico e si è rimessa alla volontà di chiunque fosse disposto ad ascoltarla: "Io ero lì per tutti coloro che erano lì. Mi era stata concessa una grande fiducia di cui non dovevo abusare in alcun modo. Le persone mi aprivano il loro cuore e in cambio, ogni volta aprivo il mio. Questa performance andava oltre la performance. Questa era vita. Può essere l'arte isolata dalla vita? Deve esserlo? Cominciai a essere sempre più convinta che l'arte deve essere vita - deve appartenere a tutti. Sentivo, con un'intensità mai provata prima, che ciò che avevo creato aveva uno scopo".

Signore e signori, questa è Abramovic.

itsamess's review

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4.0

Una di quelle vite che meritano di essere raccontate, sebbene al lettore più scettico resti sempre l'insidioso dubbio che non tutto quanto viene raccontato sia realmente successo.

Marina Abramovic è stata una pioniera nel suo campo, purtroppo non di tutte le performance si spiega realmente il significato: molte sembrano prove di resistenza al dolore fine a se stesse. Insomma, interessante per avvicinarsi all'arte performativa, ma non esaustivo quanto avrei voluto. Si sarebbero potute tagliare lunghe descrizioni di litigi di coppia per lasciare più spazio alle performance: dedicare l'autobiografia "ad amici e nemici" poteva essere una splendida occasione per fare cambiare idea ai detrattori della Abramovic mostrando loro quali teorie ci sono alla base della sua arte. In questo si è trattato di un'occasione parzialmente sprecata, almeno per me.

Molto interessante la prima parte, dedicata all'infanzia dell'artista in Montenegro, meno la seconda, che tendeva al name-dropping.

Cosa ho imparato di più da questo libro? Che non capisco l'umorismo serbo.

anfribogart's review

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3.0

Non mi interessa il mondo della performance art ma mi è capitato sotto mano questo libro e devo dire che mi è molto piaciuto. Un bel personaggio la Abramovic, con una storia interessante, soprattutto per quanto riguarda la sua infanzia e i primi anni di vita artistica. Poi man mano che ci si avvicina alla contemporaneità la narrazione perde un po' di smalto ma è inevitabile (già visto con autobiografie di altri artisti). Chissà chi è il ghost writer? Ha fatto senz'altro un ottimo lavoro.

domiziamargagnoni's review

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5.0

Una lettura t o t a l e. 400 pagine per vedere il mondo attraverso gli occhi di questa splendida visionaria: il dolore, l’ammirazione, le perdite, la gioia, la fiducia, la stima e la determinazione di una grande donna che ha dedicato e dedica la sua vita all’arte e che si è sempre rialzata.

Tutto è vita.

lucaconti's review

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5.0

Marina Abramovich è una persona straordinaria. Un libro che emoziona, intrattiene, commuove
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