Scan barcode
amivivi's review against another edition
inspiring
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? No
4.0
aeboutet's review against another edition
emotional
funny
hopeful
inspiring
fast-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
4.25
_ewe_'s review against another edition
slow-paced
- Plot- or character-driven? N/A
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? No
1.0
DNF% 50
NOIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Due ragazzini con due nomi inutilmente altisonanti.
Che parlano, pensano e si comportano come degli uomini vissuti di mezza età (ogni tanti mi aspettavo che da uno dei due partisse un "ai miei tempi"). Per poi all'improvviso ( verso metà libro) passare a comportarsi finalmente come ragazzini ma purtroppo edgy.
Il primo si chiama Aristotele.
E niente, non ha hobby e non ha talenti. Non è proprio un personaggio. Esiste e basta. Nonostante sia il protagonista. Apre la bocca solo per sparare minchiate o essere gratuitamente fastidioso.
Dante è l'altro.
Che non è messo chissà quanto meglio, finora l'unica cosa che mi ha colpita di questo personaggio (in negativo) è il suo feticismo per i piedi.
Odia le scarpe, tipo SEMPRE. Appena vede un prato se le toglie e si struscia i piedi nell'erba per "pulirseli" (cit.), solo per poi inzozzarli per bene nei tappetini luridi dei cinema e dei pavimenti degli autobus o di qualche altro posto molto poco igienico. Perché ricordiamoci che questo romanzo è ambientato negli anni ottanta. Io non toccherei nemmeno ORA, se non con l'acido, il pavimento di treni e autobus. Figurarsi all'epoca.
Però almeno lui non fa di tutto per farmi roteare gli occhi quando parla.
L'autore poi non fa altro che ripetere, a noi lettori, quanto questi due siano due tipi complicati e interessanti. Nonostante realtà non lo siano per niente. Ci fracassa proprio le palle con sta storia e quando non si accontenta di metterlo - neanche poco velatamente - tra le righe, lo mette direttamente in bocca a quasi tutti i personaggi. Così che Ari può fare il ragazzino edgy complessato nel rispondere tipo "No. Ma chi? Io? Ma va!"
Questo libro forse può piacere a chi ha 11-12 anni e frequenta la prima/seconda media. Anche se preferirei avessero standard di lettura migliori. LGBTQ+ o meno.
Di certo non si può dire che questo sia un libro impegnativo.
Ma proprio per niente.
La storia non esiste. L'ambientazione ancora meno
(Io non ho ancora capito bene dove cazzo abitano questi. Mi veniva solo in mente i tipici sobborghi residenziali americani, quelli dove hanno tutti le case uguali che sembrano fatte con lo stampino. Ma potrei anche sbagliarmi, d'altronde non c'è una descrizione che sia mezza sul loro quartiere/città. Oh, a parte la piscina. C'è una piscina pubblica, tipo, da qualche parte, che frequentano. Fine.)
Ci sono solo due mocciosi che appena possono fanno gli adulti vissuti o proprio nulla, a parte sparare supercazzole. Di fatto le uniche azioni che "muovono" un po' la storia sono (guardacaso) tutte esterne. Tipo l'auto che mette sotto Ari.. Non ci sono mai loro che prendono un iniziativa e tutto gli casca dall'alto.
Con dei genitori, che per essere degli anni 80, pure loro hanno dialoghi piuttosto fantasiosi con i loro figli.
Continuo a pensare che questo libro dovesse essere scritto in tutt'altra maniera e per tutt'altro target. Principalmente per altri adulti che sono stati adolescenti nello stesso periodo di Ari e Dante. Forse oltre il 50% migliora, ma ormai sono piena. Abbandono.
Forse darò un'occhiata al film.
Sì, purtroppo sto libro ha fatto abbastanza successo e quindi ne fanno uno. Chissà se perlomeno sarà carino e non di un piattume allucinante come il libro.
#aggiornamento
Ho continuato fino alla fine e me ne sono pentita.
Ribadisco tutto quello che ho detto prima, a parte una cosa. Non consiglio questo più questo libro neanche ai dodicenni. Non lo consiglio proprio a nessuno, sempre per un sacco di motivi. Anche se uno degli elementi che più mi ha irritata sono i traumi, inseriti e trattati nel racconto in maniera del tutto superficiale con lo stile tipico delle fanfiction scadenti.
Sopratutto per quanto riguarda il PTSD del padre.
Quello che ha fatto la guerra del Vietnam, avete presente? Il Vietnam. Non una partita andata a male su Fortnite.
Ma niente, concludo qui, anche se ci sarebbe molto altro da dire.
NOIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Due ragazzini con due nomi inutilmente altisonanti.
Che parlano, pensano e si comportano come degli uomini vissuti di mezza età (ogni tanti mi aspettavo che da uno dei due partisse un "ai miei tempi"). Per poi all'improvviso ( verso metà libro) passare a comportarsi finalmente come ragazzini ma purtroppo edgy.
Il primo si chiama Aristotele.
E niente, non ha hobby e non ha talenti. Non è proprio un personaggio. Esiste e basta. Nonostante sia il protagonista. Apre la bocca solo per sparare minchiate o essere gratuitamente fastidioso.
Dante è l'altro.
Che non è messo chissà quanto meglio, finora l'unica cosa che mi ha colpita di questo personaggio (in negativo) è il suo feticismo per i piedi.
Odia le scarpe, tipo SEMPRE. Appena vede un prato se le toglie e si struscia i piedi nell'erba per "pulirseli" (cit.), solo per poi inzozzarli per bene nei tappetini luridi dei cinema e dei pavimenti degli autobus o di qualche altro posto molto poco igienico. Perché ricordiamoci che questo romanzo è ambientato negli anni ottanta. Io non toccherei nemmeno ORA, se non con l'acido, il pavimento di treni e autobus. Figurarsi all'epoca.
Però almeno lui non fa di tutto per farmi roteare gli occhi quando parla.
L'autore poi non fa altro che ripetere, a noi lettori, quanto questi due siano due tipi complicati e interessanti. Nonostante realtà non lo siano per niente. Ci fracassa proprio le palle con sta storia e quando non si accontenta di metterlo - neanche poco velatamente - tra le righe, lo mette direttamente in bocca a quasi tutti i personaggi. Così che Ari può fare il ragazzino edgy complessato nel rispondere tipo "No. Ma chi? Io? Ma va!"
Questo libro forse può piacere a chi ha 11-12 anni e frequenta la prima/seconda media. Anche se preferirei avessero standard di lettura migliori. LGBTQ+ o meno.
Di certo non si può dire che questo sia un libro impegnativo.
Ma proprio per niente.
La storia non esiste. L'ambientazione ancora meno
(Io non ho ancora capito bene dove cazzo abitano questi. Mi veniva solo in mente i tipici sobborghi residenziali americani, quelli dove hanno tutti le case uguali che sembrano fatte con lo stampino. Ma potrei anche sbagliarmi, d'altronde non c'è una descrizione che sia mezza sul loro quartiere/città. Oh, a parte la piscina. C'è una piscina pubblica, tipo, da qualche parte, che frequentano. Fine.)
Ci sono solo due mocciosi che appena possono fanno gli adulti vissuti o proprio nulla, a parte sparare supercazzole. Di fatto le uniche azioni che "muovono" un po' la storia sono (guardacaso) tutte esterne. Tipo l'auto che mette sotto Ari.. Non ci sono mai loro che prendono un iniziativa e tutto gli casca dall'alto.
Con dei genitori, che per essere degli anni 80, pure loro hanno dialoghi piuttosto fantasiosi con i loro figli.
Continuo a pensare che questo libro dovesse essere scritto in tutt'altra maniera e per tutt'altro target. Principalmente per altri adulti che sono stati adolescenti nello stesso periodo di Ari e Dante. Forse oltre il 50% migliora, ma ormai sono piena. Abbandono.
Forse darò un'occhiata al film.
Sì, purtroppo sto libro ha fatto abbastanza successo e quindi ne fanno uno. Chissà se perlomeno sarà carino e non di un piattume allucinante come il libro.
#aggiornamento
Ho continuato fino alla fine e me ne sono pentita.
Ribadisco tutto quello che ho detto prima, a parte una cosa. Non consiglio questo più questo libro neanche ai dodicenni. Non lo consiglio proprio a nessuno, sempre per un sacco di motivi. Anche se uno degli elementi che più mi ha irritata sono i traumi, inseriti e trattati nel racconto in maniera del tutto superficiale con lo stile tipico delle fanfiction scadenti.
Sopratutto per quanto riguarda il PTSD del padre.
Quello che ha fatto la guerra del Vietnam, avete presente? Il Vietnam. Non una partita andata a male su Fortnite.
Ma niente, concludo qui, anche se ci sarebbe molto altro da dire.
aarnireads's review against another edition
5.0
What do I even say? I cried. I laughed. I cried and laughed because Ari is angry and endearing and actually the sweetest boy in the universe and Dante is a little enigma but so are all people everywhere all the time. It's like this book healed me: made me smile at the sun a little more, feel just a little more light-hearted. It could have gone so wrong and so many books etc with queer-characters have done wrong but oh man- both of their parents are loving and caring and have lives of their own and both boys do find what they're looking for. At least so far. I'm in love. I'm in in love.
laursmovingcastle's review against another edition
adventurous
challenging
emotional
funny
hopeful
lighthearted
reflective
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? No
4.25
cheshire339's review against another edition
emotional
funny
hopeful
reflective
relaxing
sad
tense
5.0
emmagannon's review against another edition
5.0
Oh my goodness, I loved this book with my entire heart. The explicit emotion and feeling this conjured left me with goosebumps for so long, and the creation of the characters were so vivid. 10/10 would recommend.
paige87's review against another edition
5.0
I adore coming of age stories, and this one was a new fave. Though I did spend the majority of the book apprehensive about the ending. I had heard too much and too little and it affected how I read the book. Now that I know how the story ends, I think I'd like to go back and read it again. Still, beautifully written and character driven.
*I loved this even more the second time around. Knowing the ending, I was able to appreciate the rest of the story on a deeper level.*
*I loved this even more the second time around. Knowing the ending, I was able to appreciate the rest of the story on a deeper level.*